Termine mutuato dalla lingua inglese “to stretch” che significa allungare.
Lo stretching consiste nel sottoporre i tessuti molli (muscoli, legamenti, capsule articolari, tendini e fasce) ad allungamenti allo scopo di aumentarne l’estensibilità e, conseguentemente, recuperare/incrementare l’ampiezza di movimento delle articolazioni. Un movimento articolare completo e fluido è un prerequisito indispensabile per il corretto svolgimento delle attività motorie, per il mantenimento delle posture corrette, per poter compiere gesti sportivi rapidi, coordinati ed ergonomici.
In ambito riabilitativo lo stretching rappresenta uno strumento indispensabile per recuperare la mobilità articolare dopo traumi e interventi chirurgici, per favorire la formazione di cicatrici flessibili, per prevenire recidive di lesioni, per vincere atteggiamenti posturali viziati sostenuti da retrazioni capsulo-ligamentose, per risolvere contratture miostatiche etc.
Controindicazioni e precauzioni
Lo stretching non deve essere eseguito: